mercoledì 2 marzo 2011

NETTUNO




È il gigante gassoso più esteso ed ha un'atmosfera simile a quella di Urano, ricca di idrogeno, elio e metano, ma si presenta più turbolenta e con una colorazione blu anzichè blu-verde, perchè ha maggiori concentrazioni di metano negli strati superiori.
Nel 1989 la sonda Voyager 2 rivelò la presenza di una macchia scura, simile alla macchia rossa di Giove, nell'emisfero sud.
Quando cinque anni dopo il telescopio spaziale "Hubble" (HST) lo osservò, la macchia non c'era più, ma se ne era formata un'altra simile nell'emisfero nord.
Esso è soggetto, quindi, alla formazione di queste macchie scure di breve durata, circondate da nubi chiare di ghiaccio metano.
Entrambi gli strumenti rilevarono l'esistenza di bande di nubi ad alta quota di cui non è ancora chiara la composizione, ma principalmente è presente acido solfridico.
Il suo interno dovrebbe essere simile a quello di Urano, cioè un nucleo roccioso avvolto da acqua, ammoniaca e metano.
Nettuno ruota attorno al suo asse in 16 ore e 7 minuti e orbita attorno al Sole in 165 anni.
Presenta un tenue sistema di quattro anelli, non facilmente osservabili al telescopio.
Quello più esteso, chiamato Adams, presenta blocchi di materia più densa, i cosidetti archi ad anello.
Si conoscono di Nettuno otto satelliti, ma il più caratteristico è Tritone, che è esteso 2700 Km, risultando, quindi, di dimensioni maggiori di quelle di Plutone.
E per questo motivo si pensa che anch'esso in passato fosse un pianeta a sè e che poi fosse stato catturato dal campo gravitazionale di Nettuno.
Tritone presenta una superficie coperta di azoto e metano ghiacciati, ha infatti una temperatura di -235°C che ne fa il luogo più freddo del Sistema Solare.
Dalla sua superficie s'innalzano getti d'azoto, che formano geyser e disegnano striature scure tutto intorno.
Esso ha un'orbita retrograda rispetto a Nettuno, si muove, cioè, in direzione opposta.
Nettuno non ha una grande magnitudo, non raggiunge l' 8 e, quindi, non è visibile ad occhio nudo, ma debolmente visibile con un binocolo.
Il pianeta fu scoperto nel 1846 da Johann Gottfried Galle, ma la sua posizione era stata già intuita, in base alle perturbazioni sul moto di Urano, causate dal suo campo gravitazionale.



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