mercoledì 31 marzo 2010

LA PASTIERA NAPOLETANA



Una mia amica americana mi ha chiesto la ricetta "di quella torta di Pasqua fatta col grano", io gliel’ ho tradotta in inglese e inviata, ma non so quali saranno i risultati con il mio inglese. :-)
Se a qualcun’altro può essere gradito, darò alcune notizie su questo famoso dolce napoletano e naturalmente la ricetta, quella che usiamo nella mia famiglia.
Alcuni ritengono che una forma rudimentale di Pastiera fosse presente già nelle feste pagane, che celebravano l’arrivo della primavera, durante le quali le sacerdotesse di Cerere portavano in processione l’uovo, simbolo di vita nascente.
Potrebbe anche derivare dal "CONFARRATIO", il pane fatto con farro e ricotta e usato per celebrare le nozze romane.
Un’altra ipotesi la farebbe risalire alle focacce rituali, che si diffusero al tempo di Costantino il Grande, derivate dall’offerta di latte e miele, che i catecumani ricevevano nella sacra notte di Pasqua al termine della cerimonia battesimale.
Nella versione attuale fu probabilmente inventata in uno dei conventi napoletani da un’ignota suora, che in questo dolce volle riportare la simbologia della Resurrezione, con il grano, che germogliando dalla terra in cui è stato sepolto, risorge splendente come l’oro, le uova simbolo di nuova vita, l’acqua di millefiori che ricorda la Primavera, che ci allontana dall’oscurità invernale.
Coloro che si distinsero maggiormente nella preparazione di questo dolce furono le suore del convento di S.Gregorio Armeno, che nel periodo pasquale ne producevano in gran numero, perchè molto richieste da nobili e ricchi borghesi.
Alla versione classica si è poi aggiunta l’usanza di unirvi della crema pasticciera, innovazione dovuta al dolciere-lattaio Starace, che aveva una bottega a Piazza Municipio, che oggi non esiste più.
Oggi che è più facile procurarsi gli ingredienti, di cui è costituita, non più legati ad esigenze stagionali, la Pastiera è diventato non più un dolce soltanto pasquale, ma delle feste in generale.
Deve essere preparata con un pò d’anticipo, non oltre il Venerdì Santo, per dare tempo agli aromi di amalgamarsi bene ed esaltarsi.

Ed eccovi la ricetta!:

" Ponete il grano cotto(si vende già pronto in barattoli da 560 g. peso netto) in un contenitore, aggiungendo 150 g. di latte, 40 g. di burro ed una buccia di limone sminuzzata. Portate ad ebollizione, finchè non diventi crema.
Nel frattempo frullate 500 g. di ricotta fresca, 400 g. di zucchero, 6 uova intere, una bustina di vaniglia, una fiala di fior d’arancio. Mescolate il tutto ed unite il grano al composto e cedro candito a pezzetti
A parte preparate una pasta frolla con 500 g. di farina, 3 uova intere, 200 g. di zucchero, 200 g. di burro ed un cucchiaio di miele. Impastate bene e poi ricoprite con la sfoglia il fondo ed i bordi di una tortiera, unta precedentemente con poco burro. Versate la crema e guarnite la pastiera con strisce di pasta frolla avanzata. Ponetela in forno già caldo a 150/200°C per una durata di 60 minuti. Spegnete il forno e lasciate che la pastiera si asciughi. Infine spolverate con lo zucchero a velo. "

BUON APPETITO!

Recipe in English( Facciamoci due risate! ):

" Put the cooked wheat in a bin with 150g. of milk, 40g. of butter and grated lemon peel. Bring to a boil, until it become cream.
In the meantime mix 500g. of RICOTTA(buttermilk curd), 400g. of sugar, 6 eggs, a sachet of vanilla, a vial of orange flowers(essence) and candied cedar in bits. Finally add the cream with the wheat.
Apart prepare a PASTA FROLLA(dough for shortbread)with 500g. of flour "00", 3 eggs, 200g. of sugar, 200g. of butter and a tablespoon of honey.
Cover the bottom of a round pan, greased with butter, with this PASTA FROLLA and pour the cream.
Garnish with stripes of PASTA FROLLA like a tart.
Put in hot oven at 150/200°C for an hour.
Allow to make cold in oven and finally sprinkle icing sugar on. "

GOOD APPETITE!

E grazie alla mia simpaticissima amica Silvia anche in francese:

"vous posez le grain cuit dans un containeurs,en ajoutant 150 g. de lait,40g. de beurre et une peu de citron en petit morceaux.porter à ebulittion,jusqu au ne deviens pas crème entretemp foutter 500g. de recuite fraiche (c est une fromage du lait)400g. de sucre,6 oeufs entiers,vanille ,fleur d orange,mèlanger le tout et unir le grain au mèlange.a part vous prèparez une pate brisèe avec 500g. de farine,3 oeufs entiers ,200g. de sucre,200g. de beurre et une cuillère de miel,pètrire recouvrez avec la pate feuillettèe le fond e le bords d une plat a four pour gateau ,graissèe precedentement avec un peu de beurre,decorer la PASTIERA avec de bandes de pate brisèe avancèe ,enfourner de ja chaud a 150°/200°c pour une durèe de 60 minutes.vous ètegnez le four et laisser que la PASTIERA se sèche ,enfin saupoudrer avec le sucre à voile . bonne appètit"

Auguri a tutti di una serena Pasqua!

mercoledì 24 marzo 2010

Stelle



Misteriose luci scintillanti, che da millenni hanno colpito la fantasia dell'uomo.
Ispirarono agli antichi miti e leggende, da sempre, opere ad artisti e letterati ed agli innamorati romantici pensieri.
Ma cosa sono veramente le stelle?
Sono sfere di gas, che rilasciano l'energia prodotta nei loro nuclei.

(origine foto: http://villalorenzo.altervista.org/hobbies/hobbies.html


Esse si formano nelle "nebulose": grandi nubi di gas e polveri, che si contraggono, sotto l'impulso della loro gravità, originando un embrione di stella, chiamata "protostella".
La temperatura al centro della protostella, aumenta fino al punto da innescare reazioni nucleari.
A questo punto il corpo celeste diventa una stella vera e propria, che emana luce e calore.
Questa è la fase di "sequenza principale" ed il periodo di permanenza in tale fase dipende dalla massa della stella.

(origine foto: http://www.astrogavi.it/cassiopea.html)


Una stella con massa dieci volte quella del Sole aumenta la sua massa fino a diventare una "supergigante rossa". Poi si raffredda e perde gli strati superficiali. Infine il suo nucleo collassa, causando un'esplosione di "supernova".
Questa per alcune settimane emetterà una quantità di luce paragonabile a quella di un'intera galassia.
Dopo aver sparso per lo spazio i suoi strati superficiali il nucleo, a seconda della sua massa, diventerà una piccola e superdensa "stella di neutroni" o se la massa è circa il triplo di quella del sole, si trasformerà in un "buco nero" a causa della sua gravità.

(origine foto: http://luciadelchiaro.blog.kataweb.it/il_mio_weblog/2008/08/06/panico-in-germania/)


Una stella che ha una massa simile a quella del sole, invece, si trasformerà in "gigante rossa" e perderà poi i suoi strati superficiali, che però la circonderanno come un guscio gassoso, originando una "nebulosa planetaria".
Il nucleo diverrà una "nana bianca", che si raffredderà in miliardi di anni.
Allora non emetterà più luce e si trasformerà in "nana nera".

Ci sono poi le stelle con massa pari ad un decimo di quella del sole, le "nane rosse", che possono durare 100 miliardi e più di anni.

Nella maggior parte dei casi le stelle non sono singole, nascono all'interno di "ammassi stellari".


(origine foto: http://www.skyfactory.org/m45/m45_it.htm)

Possono essere organizzate in gruppi di due o anche più stelle.
A volte è solo un'illusione prospettica, che due stelle siano appaiate ed allora sono dette "doppie ottiche".
Nella maggior parte dei casi, le due stelle sono attratte dalla loro gravità ed orbitano l'una intorno all'altra, costituendo un "sistema binario".

Alcune stelle possono variare la loro luminosità e sono perciò dette "stelle variabili".
Anche in questo caso per alcune non si tratta di variazioni vere e proprie, ma di eclissi da parte di un'altra stella, che orbita a lei vicina.
Le variabili vere e proprie invece, cambiano luminosità a causa di pulsazioni radiali, come le giganti e supergiganti rosse.



domenica 21 marzo 2010

Un'altra "sfiziosa" ricetta....il Pan Canasta!




Anche questo è un piatto gustosissimo da poter preparare prima e tenere già pronto per la cena nel caso si debba uscire o da usare in occasione di feste.

Ingredienti: 4 uova, 500 gr di farina, 500 gr di patate lessate, 1 dado di lievito di birra, 1/2 bicchiere di latte tiepido, 1/2 bicchiere di olio d'oliva, 1 cucchiaio di sale, 1 cucchiaio di zucchero.

Procedimento:
Mettere in una grande ciotola la farina a fontana ed al centro il lievito sbriciolato, il latte tiepido, l'olio, il sale e lo zucchero ed infine le patate lesse schiacciate.
Lavorare bene l'impasto, almeno per 10 minuti.
Lasciare crescere la pasta nella ciotola per due ore e quando sarà raddoppiato il suo volume, lavorarla ulteriormente per farla gonfiare e lasciare crescere per un'altra ora direttamente nello stampo alto da panettone, imburrato ed infarinato.
Cuocere nella parte bassa del forno già caldo per 40 minuti a 180°C.

Farcitura:
Una volta cotto e lasciato raffreddare si taglia in vari strati, su ognuno dei quali spalmeremo maionese.
Poi diamo sfogo al nostro gusto ed alla nostra fantasia per l'utilizzo degli ingredienti: insalata, pomodori, tonno, salumi, formaggi, sottaceti.
Una volta farcito, lasciare riposare per qualche ora, così che si consolidi ed i sapori si uniscano bene.

Buon appetito..... :-)



(Origine foto: http://ricetteconlamdp.blogspot.com/2009/12/pan-canasta.html )

lunedì 15 marzo 2010

L' Universo

(origine foto: http://sites.google.com/site/lastoffadelluniverso/)



Quando si pensa all'Universo, ci si diventa quasi matti a pensare che esso contiene stelle, pianeti, galassie intere e noi al suo cospetto siamo più che microscopici.....ed inoltre....cos'è che contiene l'Universo?
Domande a cui la nostra mente umana non può rispondere (o chissà...forse almeno per il momento?).
Per rispondere dovrebbe concepire qualcosa che non fa parte delle nozioni consone al nostro "modus pensandi".

L'uomo prestissimo si è interessato all'astronomia.
I primi veri studi iniziarono migliaia di anni fà in Medioriente e raggiunsero il massimo fulgore al tempo degli antichi Greci duemila anni fà.
Allora si credeva che la terra fosse al centro dell'Universo e le stelle ed i pianeti luci misteriose che brillavano nel cielo.
Fu Niccolò Copernico nel XVII secolo, un astronomo polacco, che propose per primo la teoria che la terra fosse semplicemente un pianeta che ruota intorno al sole.
Teoria avvalorata un secolo più tardi da Galileo Galileo, che introdusse l'uso del cannocchiale.
Giovanni Keplero, un matematico tedesco, scoprì invece l'ellitticità dell'orbita dei pianeti e l'inglese Isacco Newton dimostrò che la forza di gravità determina tutti i moti orbitali. Siamo ancora nel XVII secolo.
In seguito si è arrivato alla conclusione che in effetti le stelle sono tanti soli.
Nel XX secolo gli studi dell'americano Edwin Hubble portarono alla scoperta, che la nostra Via Lattea è una sola delle tante galassie, che costituiscono l'universo, il quale è in continua espansione ed ha avuto inizio con una potentissima esplosione miliardi di anni fà.
Grazie ai progressi della fisica nucleare si è poi scoperto come le stelle producano l'energia, che le fa splendere.


(origine foto: http://www.istitutocomprensivodavino.it/sole/L)


L'Universo è tutto ciò che esiste: materia, spazio, tempo.
Come abbiamo già detto, esso si è formato da un'esplosione di inimmaginabile potenza, il Big Bang, 10/20 miliardi di anni fà ed è ancora in espansione.
Esso si estende almeno più di 10 miliardi di anni luce oltre quanto noi possiamo osservare con i più potenti telescopi esistenti.
La maggior parte della materia è aggregata, grazie alla gravità, in enormi raggruppamenti costituiti da stelle, pianeti, gas e polveri, detti galassie.
La galassia di cui facciamo parte noi è la Via Lattea ed il Sole è solo una delle tante stelle che la costituiscono.

(origine foto: http://www.beliceweb.it/alveare/leggi_ext.php?a=articoli/scienza&i=01_index.php)


Viene chiamata così, perchè per la forma appiattita del disco galattico, le stelle più lontane ci appaiono strettamente raggruppate in una banda di aspetto luminoso e lattescente.
Si pensa che la Via Lattea sia una galassia a spirale.
Le numerose galassie esistenti vengono classificate a seconda della loro struttura in ellittiche, irregolari, a spirale ed a spirale barrata.
Le galassie a spirale hanno bracci formati da stelle relativamente giovani, da nubi di gas e polveri, che ruotano intorno ad un centro composto soprattutto da stelle vecchie.

(origine foto: http://www.melitoonline.it/2009/12/24/le-piu-belle-foto-2009-dallo-spazio/?pid=668)


Quelle a spirale barrata hanno bracci, che si dipartono dalle estremità di una barra centrale.

(origine foto: http://www.pd.astro.it/mostra/G2400GLX.HTM)



Le ellittiche, che sono le galassie più grandi, non hanno bracci, sono povere di gas e di polveri e sono costituite soprattutto da stelle vecchie.

(origine foto: http://gallery.giovani.it/profilo/maybeican_573611.html)



Le irregolari non hanno una struttura ordinata.

(origine foto: http://itastronomy.blogspot.com/2008/06/un-superwind-dalla-galassia-sigaro.html)


Le galassie sono riunite in grossi gruppi detti ammassi e la nostra galassia fa parte di un ammasso chiamato Gruppo Locale.


E per adesso concludiamo qui. Se v'interessa l'astronomia questo è stato il primo di una serie di post che la tratteranno.


Ciao....alla prossima! :-)